Gli adolescenti usano TikTok per cercare infromazioni su cibo e peso. (Il fatto alimentare)

Woman viewing social media content on mobile phone

I social media e, in particolare, quelli più frequentati da giovani e giovanissimi come TikTok e Instagram, sono responsabili della diffusione di molte notizie scorrette sul cibo e sulle diete. Ma forse gli adulti non hanno una percezione così chiara di ciò che accade davvero, di quello che pensano gli utilizzatori e, soprattutto, delle potenzialità insite in queste piattaforme.

Per sentire dalla loro voce quale sia il rapporto con questi strumenti, e in particolar modo da quella dei ragazzi che appartengono alle fasce sociali più deboli e più colpite dall’obesità, i ricercatori della Boston University School of Public Health hanno chiesto a un centinaio di adolescenti di etnia non caucasica e di età compresa tra i 14 e i 18 anni, reclutati a scuola o nei centri comunitari in California e Massachusetts, di rispondere a un questionario. Una ventina di essi hanno partecipato anche a una serie di focus group il cui argomento era appunto il loro rapporto con i social media più utilizzati. 

Come hanno poi illustrato su JMIR Pediatrics & Parenting, il social più amato, per gli argomenti relativi al cibo e al peso, è risultato essere TikTok, cui moltissimi si sono avvicinati durante la pandemia per attenuare la solitudine, seguito da Instagram, Snapchat e Twitter. Più dell’80% ha ammesso di passare ogni giorno del tempo su TikTok e il 71% su Instagram. Ma poi è arrivata anche la prima sorpresa: i ragazzi, effettivamente, consultano i social per vedere immagini, per reperire informazioni sulle diete e sulla gestione del peso, e par parlare di questi argomenti e di temi legati all’attività fisica con i coetanei. Tuttavia, non si fidano molto e sono consapevoli della quantità di fake news che circolano su questi mezzi. Per tale motivo, se desiderano avere notizie e informazioni e, soprattutto, verificarne alcune ottenute dai social, si rivolgono a siti veri e propri. Del resto, quando vanno su Instagram lo fanno essenzialmente per seguire i propri beniamini o comunque persone famose, mentre se scelgono TikTok lo fanno principalmente per guardare filmati divertenti. Di fatto, nessuno indica come obiettivo primario la scoperta di una dieta da seguire per perdere peso senza prima aver avuto qualche riscontro.

Tenendo presente tutto ciò, gli autori forniscono alcuni consigli per utilizzare i social in modo costruttivo e veicolare messaggi corretti e, anzi, educativi dal punto di vista alimentare. Oltre a una serie di indicazioni relative all’inclusività, affinché i ragazzi delle minoranze etniche sei sentano sempre più integrati, suggeriscono che, nei siti che si occupano di alimentazione, sia garantita la presenza di persone qualificate, consulenti e tutor giovani e giovanissimi, che possano accompagnare i ragazzi nel loro percorso relativo al peso. Inoltre, consigliano di coinvolgere persone che rappresentano modelli positivi per i ragazzi, che abbiano esperienza specifica in nutrizione, fitness e salute, in modo da ispirare e motivare gli adolescenti. Infine, nelle pagine social si dovrebbero affrontare le questioni relative alla salute mentale e si dovrebbe promuovere la body positivity, entrambi aspetti importanti per aiutare i ragazzi ad avere comportamenti alimentari corretti e atteggiamenti equilibrati per ciò che riguarda il peso.

Infine, sarebbe opportuno sfruttare questo strumenti, per cercare di contrastare l’obesità che flagella proprio i ragazzi americani, obesi in un caso su quattro. Il problema colpisce in particolar modo gli adolescenti afroamericani, il 25% nella fascia di età compresa tra i 12 e i 19 anni, e ispanici, il 26%, mentre i giovani caucasici, che in media vivono in situazioni sociosanitarie ed educative migliori, sono obesi nel 17% dei casi. Come per ogni argomento rappresentato, i social di per sé stessi sono neutri: la differenza la fa il tipo di impiego.

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