Cos’è il DVR?
Si tratta, in pratica, di un documento avente data certa che descrive i possibili rischi per chi opera all’interno dell’attività.
Chi deve avere il DVR?
Il DVR è obbligatorio per tutte le Aziende, Liberi professionisti, Negozi, Uffici, ecc. con almeno 2 lavoratori, cioè due soggetti che lavorano insieme a prescindere dalla qualifica e dalla retribuzione (ad esempio due soci, un titolare ed un collaboratore, un titolare e una segretaria, ecc), anche per coloro che a suo tempo fecero l’autocertificazione della valutazione dei rischi.
Come posso ottenere il DVR?
.1: Raccolta dei dati
Raccogliamo tutti i dati necessari alla redazione del DVR ( es. elenco dipendenti, settore azienda, planimetrie immobile etc..).
.2: Elaborazione del DVR
Elaboriamo il documento secondo procedure standardizzate in base a quanto previsto dal decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81
.3: Mantenimento in vigenza di tutta la documentazione.
Valutazione rischi
La valutazione dei rischi è la base dell’approccio europeo per la prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali.
Vi sono valide ragioni per questo: se il processo di valutazione dei rischi viene condotto in maniera inadeguata o se tale processo, che costituisce il punto di partenza dell’approccio alla gestione della salute e della sicurezza, non viene realizzato affatto, è poco probabile che siano individuate o messe in atto misure preventive appropriate.
Ogni anno milioni di persone nell’UE sono vittime di infortuni sul lavoro o subiscono gravi danni alla salute. È questo il motivo per cui la valutazione dei rischi è così importante e rappresenta la chiave di volta per luoghi di lavoro salubri. La valutazione dei rischi è un processo dinamico, che consente alle aziende e alle organizzazioni di mettere a punto una politica proattiva di gestione dei rischi sul lavoro.
Per queste ragioni è fondamentale che ogni tipo di azienda, di qualsiasi dimensione, effettui regolarmente valutazioni dei rischi. Un’adeguata valutazione del rischio consiste, tra le altre cose, nell’assicurarsi che siano esaminati tutti rischi pertinenti (non solo quelli ovvi o immediati), verificando l’efficienza delle misure di sicurezza adottate, documentando gli esiti della valutazione e provvedendo regolarmente a una revisione della valutazione per garantire che rimanga aggiornata.
La norma comunitaria più importante in materia di valutazione dei rischi è rappresentata dalla direttiva quadro 89/391/CEE. Questa direttiva è stata recepita negli ordinamenti nazionali. Gli Stati membri, tuttavia, hanno il diritto di adottare delle disposizioni più rigorose per tutelare i propri lavoratori (per tale ragione si prega di verificare la normativa specifica relativa alla valutazione del rischio del proprio paese).
La Commissione europea ha elaborato importanti linee guida per aiutare gli Stati membri, i datori di lavoro e i lavoratori a ottemperare agli obblighi a loro derivanti in materia di valutazione dei rischi ai sensi della direttiva quadro 89/391/CEE. Le informazioni fornite in questa sezione sono riprese da tali linee guida.
Come effettuare una valutazione dei rischi
Fase 1: Individuare i pericoli e le persone a rischio;
Fase 2: Valutare e attribuire un ordine di priorità ai rischi;
Fase 3: Decidere l’azione preventiva;
Fase 4: Intervenire con azioni concrete;
Fase 5: Controllo e riesame.