APPARECCHI A PRESSIONE

La gestione della sicurezza delle attrezzature in pressione impone al datore di lavoro vari obblighi, che la vigente normativa differenzia in base alla tipologia di impianti e attrezzature presenti in azienda.

A tale scopo, dev’essere predisposta una procedura di gestione dei controlli, delle manutenzioni e delle verifiche di sicurezza.
Per apparecchi in pressione si intendono macchinari, impianti, serbatoi, tubazioni o insiemi, così come definiti dalle direttive comunitarie cosiddette PED (dalla denominazione inglese Pressure Equipment Directive).
Per definire gli specifici interventi di controllo e manutenzione, nonché di verifica, il datore di lavoro deve individuare:

• i dati tecnici dell’attrezzatura
• i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori
• le condizioni di installazione della stessa.

Tra i parametri più significativi da tenere in considerazione vi è la pressione massima ammissibile dell’attrezzatura o dell’impianto, il tipo di fluido presente, il rischio di corrosione connesso allo stesso, nonché la capacità dei serbatoi e la marcatura CE dell’attrezzatura o impianto, ai sensi della Direttiva PED.
Per determinate apparecchiature in pressione – ad esempio alcuni serbatoi di compressori e autoclavi – il datore di lavoro dell’azienda utilizzatrice deve ottemperare ai seguenti obblighi:
– la dichiarazione di messa in servizio
– le verifiche iniziali
– le verifiche di riqualificazione periodica.
La dichiarazione di messa in servizio comporta l’invio all’Inail e all’Asl competente di una serie di documentazioni attestanti le caratteristiche dell’attrezzatura e la dichiarazione di conformità dell’installatore. La verifica iniziale di messa in servizio deve essere richiesta da parte del datore di lavoro utilizzatore all’INAIL competente per territorio.

Qualora l’INAIL non vi provveda nel termine di 45 gg dalla richiesta, il datore di lavoro può avvalersi, a propria scelta, di soggetti abilitati.

Le verifiche di riqualificazione periodica devono rispettare specifiche tempistiche normative, variabili in funzione del tipo di attrezzatura in pressione e del fluido utilizzato.