MONITORAGGI AMIANTO

Campionamento fibre di amianto

Il fattore più importante per campionare le fibre di amianto è nella scelta del dispositivo filtrante da adottare per ottenere i risultati desiderati.

Va specificato che devono essere utilizzati due diversi tipi di membrane filtranti in base alla determinazione analitica finale del campione. Nel caso si utilizzi la microscopia ottica con contrasto di fase, la membrana filtrante dovrà essere in esteri misti di cellulosa, interamente bianca o con quadrettatura per una più facile lettura al microscopio dopo diafanizzazione del filtro stesso con una soluzione a base di acetone. Tale analisi viene effettuata a valle di campionamenti durante bonifiche o lavori dove si entri in contatto in un modo o nell’altro con amianto. I campionamenti durante bonifiche, sono prevalentemente rivolti alla persona, per valutare al meglio il fattore di rischio esposizione. Durante queste operazioni è possibile effettuare anche dei campionamenti sull’area. Solo campionamenti di area devono essere effettuati nei casi di restituibilità dei locali dopo bonifica. In questo caso la membrana filtrante da utilizzare è quella in policarbonato, l’unica utilizzabile in quanto totalmente trasparente, quando la tecnica analitica per la conta delle fibre richieda l’uso del microscopio elettronico.

Nella fase di campionamento, si preferisce l’utilizzo di membrane filtranti pre-assemblate in particolari cassette conduttive dedicate a tale scopo. I vantaggi di tali dispositivi sono molteplici come la rapidità nell’utilizzo, la certezza di una qualità certificata del fabbricante, l’eliminazione di pericolose manipolazioni in campo sulla membrana filtrante ed in ultimo, dopo aver effettuato il campionamento, l’utilizzo delle cassette come un pratico e sicuro supporto di trasporto senza la necessità di rimozione del filtro. Per questi dispositivi, nel caso di campionamenti personali si suggerisce un flusso di aspirazione compreso tra 1,7 e 1,9 litri per minuto. Tale portata consente all’interno del dispositivo le condizioni di laminarità del flusso, evitando caricamento eccessivo di fibre solo in alcune zone della membrana.

Campionamenti materiali di massa per la ricerca di amianto

L’analisi viene condotta su un piccolo campione che deve essere rappresentativo dell’intero materiale che si intende analizzare. Nella fase di prelievo occorre assicurarsi di campionare tutte le porzioni di materiale che si presentano macroscopicamente diverse. Il D.M. 6/9/1994 fornisce in merito le seguenti indicazioni.
“I materiali contenenti amianto possono essere sia omogenei che eterogenei. Materiali tipicamente omogenei sono i prodotti in amianto-cemento, le pannellature isolanti per pareti o soffitti, i manufatti tessili. I materiali friabili spruzzati sono in genere omogenei, ma possono anche essere costituiti da strati di diversa composizione, per cui occorre prelevare i campioni con l’ausilio del carotatore. Gli isolamenti di tubi e caldaie sono spesso eterogenei e quindi necessitano di prelievo tramite carotatura. Per i materiali omogenei sono di solito sufficienti uno o due campioni rappresentativi di circa 5 cmq (o circa 10 gr). Per i materiali eterogenei è consigliabile prelevare da due a tre campioni ogni 100 mq circa, avendo cura di campionare anche nei punti che appaiono di diversa colorazione superficiale rispetto al complesso della superficie. Ulteriori campioni devono essere prelevati laddove siano state effettuate nel tempo delle riparazioni.”