Una guida tecnica completa per comprendere e utilizzare correttamente le SDS (Safety Data Sheet) secondo il Regolamento REACH e CLP

Le schede di sicurezza (SDS – Safety Data Sheets) sono documenti fondamentali per la gestione del rischio chimico nei luoghi di lavoro. Obbligatorie per legge, contengono informazioni essenziali sulle sostanze e miscele pericolose e costituiscono uno strumento operativo per tutelare la salute dei lavoratori, l’ambiente e assicurare un utilizzo consapevole delle sostanze chimiche.

Ai sensi del Regolamento (CE) 1907/2006 (REACH) e del Regolamento (CE) 1272/2008 (CLP), la SDS deve essere fornita da produttori, importatori o distributori di sostanze pericolose, e aggiornata ogniqualvolta emergano nuove informazioni rilevanti.


Ogni scheda di sicurezza è composta da 16 sezioni obbligatorie, suddivise a loro volta in sottosezioni. La compilazione deve essere conforme all’Allegato II del Regolamento REACH, modificato dal Regolamento (UE) 2020/878.

1. Identificazione della sostanza o miscela e della società

Questa sezione include:

  • Nome commerciale e codice del prodotto
  • Usi pertinenti e sconsigliati
  • Dati del fornitore della SDS (azienda, indirizzo, telefono, e-mail)
  • Numero telefonico di emergenza (es. Centro Antiveleni)
2. Identificazione dei pericoli

Descrive i pericoli fisico-chimici, per la salute e per l’ambiente:

  • Classificazione secondo il Regolamento CLP
  • Pittogrammi, avvertenze, frasi H (hazard) e P (precautionary)
  • Altri pericoli (es. PBT, vPvB, interferenti endocrini)
3. Composizione/informazioni sugli ingredienti

In questa sezione si riporta:

  • Composizione chimica della miscela
  • Identificatori CAS, CE e REACH
  • Percentuali degli ingredienti
  • Classificazione delle singole sostanze presenti
4. Misure di primo soccorso

Spiega le misure da adottare in caso di:

  • Inalazione
  • Contatto con la pelle o gli occhi
  • Ingestione accidentale
  • Sintomi ed effetti acuti e ritardati
5. Misure antincendio

Contiene:

  • Mezzi estinguenti idonei e non idonei
  • Pericoli derivanti dalla combustione (es. fumi tossici)
  • DPI per i vigili del fuoco
6. Misure in caso di rilascio accidentale

Descrive le azioni da intraprendere in caso di sversamento:

  • Precauzioni personali e ambientali
  • Metodi di contenimento e bonifica
  • Riferimenti ad altre sezioni (DPI, smaltimento, ecc.)
7. Manipolazione e immagazzinamento

Riporta:

  • Precauzioni per una manipolazione sicura
  • Condizioni per lo stoccaggio (compatibilità, temperatura, ventilazione)
  • Incompatibilità con altre sostanze
8. Controllo dell’esposizione/protezione individuale

Include:

  • Limiti di esposizione professionale (TLV, OEL)
  • Controlli tecnici (aspirazione, contenimento)
  • DPI: guanti, occhiali, indumenti, respiratori
9. Proprietà fisiche e chimiche

Elenca caratteristiche della sostanza o miscela:

  • Stato fisico, colore, odore
  • Punto di ebollizione, infiammabilità, pH
  • Solubilità, densità, viscosità
10. Stabilità e reattività

Contiene:

  • Stabilità chimica
  • Condizioni da evitare (calore, luce, umidità)
  • Prodotti di decomposizione pericolosi
11. Informazioni tossicologiche

Descrive:

  • Vie di esposizione (inalazione, cutanea, orale)
  • Tossicità acuta e cronica
  • Effetti specifici (corrosività, sensibilizzazione, cancerogenicità, mutagenicità, tossicità riproduttiva)
12. Informazioni ecologiche

Valuta l’impatto ambientale:

  • Tossicità per acquatici
  • Persistenza, bioaccumulo
  • Mobilità nel suolo
  • Altri effetti negativi
13. Considerazioni sullo smaltimento

Riporta:

  • Modalità di trattamento dei rifiuti
  • Codici CER
  • Contenitori contaminati
14. Informazioni sul trasporto

Include:

  • Numero ONU (UN number)
  • Nome di spedizione
  • Classe di pericolo trasporto
  • Etichettatura ADR, IMDG, ICAO
15. Informazioni sulla regolamentazione

Contiene:

  • Legislazione UE e nazionale di riferimento
  • Valutazione della sicurezza chimica
  • Informazioni su regolamenti specifici (SEVESO, RoHS, REACH)
16. Altre informazioni

Riporta:

  • Data di redazione e aggiornamenti
  • Frasi H/P complete
  • Fonti bibliografiche e riferimenti normativi

La scheda deve essere conosciuta e consultata:

  • Dal datore di lavoro, per adempiere agli obblighi del D.Lgs. 81/08 (art. 223)
  • Dal RSPP e medico competente, per valutare rischi e definire misure preventive
  • Dai lavoratori, che devono riceverne formazione adeguata (art. 36-37 D.Lgs. 81/08)

Suggerimenti operativi
  • Verificare la data dell’ultima revisione
  • Conservare una copia aggiornata in azienda per ogni prodotto pericoloso
  • Assicurarsi che la SDS sia in lingua comprensibile per gli utilizzatori
  • Incrociare i dati SDS con la valutazione dei rischi chimici (DVR)

Conclusione

Le Schede di Sicurezza non sono semplici formalità burocratiche, ma strumenti dinamici per prevenire incidenti, malattie professionali e danni ambientali. Una corretta lettura e utilizzo delle SDS è il primo passo per una gestione chimica responsabile e conforme alla normativa.

Per ulteriori approfondimenti o per un supporto nella valutazione del rischio chimico, il team tecnico di Spectra Group è a disposizione delle aziende con servizi personalizzati.

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