Una stazione della Napoli-Bari si chiamerà Terre di Falanghina.
“Castelvenere-Solopaca/Terre di Falanghina”, sarà questa la denominazione della nuova stazione dell’Alta Capacità Napoli-Bari che sorgerà nel territorio di Castelvenere. (fonte il Mattino)
“Castelvenere-Solopaca/Terre di Falanghina”, sarà questa la denominazione della nuova stazione dell’Alta Capacità Napoli-Bari che sorgerà nel territorio di Castelvenere.
Ad annunciarlo è stato il primo cittadino del centro telesino, il “più vitato” d’Italia, Alessandro Di Santo dopo l’accordo definitivo proposto dal Presidente della IV Commissione (Urbanistica, Trasporti e Lavori Pubblici) della Regione Campania, Luca Cascone, è siglato oggi a Napoli tra i comuni di Castelvenere e Solopaca ed il responsabile RFI Sviluppo Commerciale Territoriale Pierpaolo Olla.
“Un’opera, quale la nuova stazione ferroviaria, progettata per l’Alta Capacità – ricorda il sindaco Di Santo – e realizzata completamente nel nostro territorio comunale portava il solo nome di Solopaca: una assurdità generata da una svista progettuale, un errore casuale o una volontà politica di chi mi ha preceduto? Sta di fatto che sin dal mio insediamento ho preso a cuore la questione sollevata, è giusto ricordarlo, già nell’aprile del 2021 da Mimmo Ragozzino e Paolo Malatesta, all’epoca reggenti del Centro Studi ‘Aldo Moro’, presieduto oggi da Alfonso Verrillo, che si mobilitarono non appena notarono l’evidente errore denunciandolo a tutte le istituzioni preposte, a cominciare dal commissario prefettizio dell’epoca Fiorentino Boniello, nominato dopo la caduta dell’amministrazione comunale di Castelvenere retta da Mario Scetta”.
“Sull’intrigata vicenda – il commento del primo cittadino di Castelvere – oggi è stata fatta giustizia ma ciò non deve rappresentare una vittoria di campanile perché la nuova stazione si chiamerà ‘Castelvenere-Solopaca/Terre di Falaghina’, frutto di una intesa strategica tra me e il sindaco di Solopaca Pompilio Forgione che ha dimostrato praticità e maturità nell’esclusivo interesse di un comprensorio importante per la sua vocazione vitivinicola”.
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